Sarcoma di Ewing, la storia di Simone: “la ricerca è importante, perché mi ha salvato la vita”

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09/10/23

Simone ha nove anni quando gli viene diagnosticato un sarcoma di Ewing. A Roma, viene curato presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, al suo fianco i genitori, i suoi amici, i suoi compagni di scuola. Nonostante la giovane età, l’esperienza vissuta gli ha permesso di apprezzare la vita e di capire l’importanza di ciò che lo circonda.
Oggi vive una vita normale, come prima della malattia, studia al liceo scientifico e sogna di diventare un game-designer. “La ricerca è importante per tutti quanti, e di tutti i tipi di ricerca, contro tutti i tipi di malattie, la ricerca è importante in prima persona, perché mi ha salvato la vita”.

Cos'è il tumore di Ewing
Il tumore di Ewing deve il suo nome a James Ewing che lo descrisse per la prima volta, all'inizio degli anni venti del secolo scorso, come endotelioma primitivo dell’osso.

Oggi con il nome di tumore di Ewing si indica una famiglia di forme tumorali che possono essere localizzate in aree diverse del corpo, ma che hanno un'origine comune e caratteristiche simili dal punto di vista istologico e genetico. Queste forme tumorali provengono da cellule staminali indifferenziate di origine mesenchimale o neuroectodermica, cioè da quei tessuti che, nell'embrione, danno origine al sistema muscoloscheletrico e nervoso.

Sono tumori che possono insorgere a tutte le età, ma si manifestano prevalentemente nei bambini e nei giovani adolescenti.

La maggior parte dei tumori di Ewing si sviluppa nelle ossa, in particolare in quelle del bacino, della regione toracica e delle gambe. La malattia può insorgere anche nei tessuti molli o in altri organi (esempio reni) ma tutti i tumori della famiglia di tumori di Ewing presentano le stesse caratteristiche genetiche e vengono sottoposti allo stesso tipo di trattamento sistemico.

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